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L'8 giugno del 1924, George Mallory e "Sandy" Irvine partirono per una scalata verso il tetto del mondo, lì dove nessuno era mai stato prima. Furono avvistati per l'ultima volta a una distanza di circa duecento metri dalla cima dell'Everest. Un secolo dopo, ancora non sappiamo se siano mai riusciti a raggiungere il loro obiettivo, ben prima della storica impresa di Sir Edmund Hillary e Tenzing Norgay, nel 1953. Sarebbe una scoperta in grado di riscrivere la storia, non solo dell'alpinismo, ma dell'uomo. Irvine portava con sé una macchina fotografica Kodak ma questa, come il suo corpo, non è mai stata trovata. Mallory e Irvine potrebbero aver raggiunto la vetta e scattato una fotografia prima di morire? Mark Synnott ha deciso di partire per la famigerata parete nord del monte più alto del mondo, aiutato da una speciale tecnologia per consentire ai droni di raggiungere altitudini impossibili. Il suo obiettivo: trovare il corpo di Irvine e la macchina fotografica che potrebbe contenere le risposte sul vero esito della spedizione. Questo è il racconto mozzafiato della sua impresa, per risolvere uno degli enigmi più affascinanti del secolo scorso.